Neocities: Make Internet Great Again!

(Prima che ve lo chiediate: NO! Lo staff non mi sta pagando per queso slogan).

Dopo aver speso parte del mio tempo libero ad imparare HTML, CSS, ottimizzazione delle immagini, ecc. ecc. , è il momento di scrivere il mio primo articolo blog. Quale modo migliore di iniziare se non parlare di storia? Dopotutto, bisogna fare un attimo il quadro di come siamo arrivati fin qui.

Molti (forse i veri figli dell'Età Analogica) ricorderanno la loro prima esperienza digitale con un computer rumoroso quanto un trattore, schermo quadrato e pagine web molto più semplici di quello che siamo abituati a vedere oggi. Fino a circa una decina di anni fa, gli unici social che regnavano sulla piazza erano Facebook e Twitter, che prima di diventare la "monnezza" che sono oggi, erano bei posti dove condividere le foto di una gita, di un'uscita tra amici o qualsiasi altra cosa; Ma erano limitati alla sola funzione dei post. Il roster dei social network ad oggi si è espanso e ce ne sono a centinaia, se non migliaia, per tutti i gusti (anche per i più ribelli che vogliono uscire dal cerchio delle piattaforme più commerciali).

Perchè parlo di social?
Perchè prima non esistevano queste realtà. L'unici modi per mettersi in contatto con altri utenti in rete nell'era pre-social network era attraverso blog, forum, chat IRC (Internet Relay Chat) e appunto siti web amatoriali.

Geocities

Normalmente per pubblicare un sito web si deve affitare un dominio e un server per caricare tutti i contenuti al suo interno e questo comporta molti costi, per avere la massima creatività nel ritagliarsi uno spazio personale su Internet. Ed entra in scena nel 1994 Geocities, con cui era possibile mettere in piedi il proprio sito web statico su un servizio di web-hosting gratuito ed esplorare altri siti web presenti nella piattaforma basandosi su temi e interessi, bastava solo registrare il proprio nome utente che equivaleva al nome del sito.

Geocities consentiva la creazione di pagine web statiche mediante HTML, CSS e Javascript in front-end, senza però supporto ad applicazioni che ad esempio permettessero al visitatore di lasciare commenti o note di alcun genere direttamente nel sito.

A pochi anni dall'apertura, però, ne fu annunciata la chiusura prevista per il 2009, con svariate milioni di pagine che scomparirono da Internet.
Grazie a Wayback Machine di Archive.org è possibile trovare alcune tracce delle pagine web realizzate con Geocities.


Come una fenice, risorgo dalle mie ceneri: Neocities

Nel 2013 viene lanciato Neocities, che ripropone gli stessi obiettivi di web hosting, esplorazione e social del suo predecessore, più altre cose proposte nel piano a pagamento "Supporter", tra queste:

Le pubblicità non ci piacciono

Una buona particolarità di Neocities è l'assenza di annunci pubblicitari, di conseguenza non ci sono tutti i meccanismi del caso (cookies di profilazione, consensi, etc.)
Neocities viene mantenuto grazie ai piani a pagamento e alle donazioni.

Pile incluse

Ti sei registrato, hai pubblicato il tuo sito scritto con tanta passione e adesso vorresti rivedere al volo una riga di codice? Neocities ha un editor HTML integrato e una pagina dedicata al caricamento dei file, per cui nel caso ti dovessi trovare senza il codice sorgente del sito, puoi fare tutte le modifiche che vuoi!

Fidati dell' Open Source

Neocities ha il suo codice sorgente disponibile su github a tutti coloro che sono interessati a come è fatto.


Perchè l'ho scelto

Volevo imparare a creare una pagina senza avvalermi di editor grafici che ahimè non hanno tutte le opzioni che HTML e CSS possono mettere a disposizione, quindi mi permette di esprimere la mia creatività come voglio.
D'altra parte mi sta permettendo di ritagliarmi uno spazio al di fuori degli algoritmi dei social media, che non fanno altro che proporre incessantemente le stesse cose.




13/10/2024